MONDEVAL (Corvo Alto)
13 dicembre 2018
Ci sono quei posti in cui rimani a bocca aperta per i panorami e ti prometti di tornarci, magari in un’altra stagione. Beh, questo a me è successo andando a fare una skialp sul Mondeval. Un luogo stupendo che sa regalare panorami unici nel cuore delle Dolomiti. Così a fine ottobre assieme a Valentina eccomi pronto per una bella escursione a questa cima. Immancabile la presenza di Zoe.
Lasciamo la macchina a passo Giau e ci incamminiamo verso forcella Zonia attraverso il sentiero CAI 436. Qui il percorso è dolce con i suoi saliscendi e già solo la Ra Gusela è un buon motivo per essere qua. Proseguendo si apre verso Nord la vista sulle Tofane, le punte di Fanes, la Croda Rossa d’Ampezzo mentre oltre i piani di Passoliva sbuca il Sella. Poi in val Cepnera perdiamo quota per poi riprenderla e giungera a forcella Giau, proprio sotto alla cima Formin, dove io sono rapito da quella logica linea dove corre la “via della Rampa”. Chissà, forse il prossimo anno potrebbe essere quello giusto per andarla a fare… ma per ora mi godo la giornata e mi osservo attorno come un bimbo.
Un po’ seguendo una traccia, un po’ andando per prati, raggiungiamo in breve il lago delle Baste. Questo immenso terrazzo a oltre 2000 metri di quota è incredibile, con i suoi muri da un alto ed il vuoto dall’altro. Qui comunque il Pelmo ruba la scena, anche in prossimità del laghetto alpino. Da quest’ultimo seguiamo una flebile linea di passaggio che ci fa stare qualche metro sotto alla filo di cresta che porta alla cima odierna, ma anche senza bolli e con due ometti ci deposita comunque sul Corvo Alto.
Una piccola croce ed il contenitore del libro di vetta ci danno il benvenuto a 2455 metri slm. Decidiamo di crogiolarci al sole per una mezzora prima di rimetterci in cammino. Nel frattempo mangiamo qualcosa e continuiamo ad ammirare lo spettacolo che ci circonda.
La discesa avviene lungo il filo di cresta dove un buon sentiero segnalato da ometti ci fa tornare in breve al lago. Scendiamo da questo verso malga Mondeval di Sopra, anche qui percorrendo una traccia poco marcata ma visibile e logica. Passiamo la piccola struttura e superiamo anche il masso erratico dove furono i ritrovati i resti di un cacciatore del mesolitico.
Saliamo ora il sentiero CAI che passa a poca distanza dalle verticali pareti. Un crollo mi fa fare una piccola deviazione dove riesco a scovare parecchi cristalli, uno in particolare molto curioso. Richiamato da Valentina riprendo a camminare per raggiungerla che siamo quasi nuovamente a forcella Giau.
Ormai manca poco. Seguiamo il percorso fin qui fatto all’andata ed eccoci all’auto, soddisfatti del bellissimo giro effettuato.
Giornatona super con il mio Amore e la canina.
Resta senza dubbio un’escursione consigliata a tutti, dai panorami mozzafiato dalla partenza all’arrivo, da godersi in qualsiasi periodo dell’anno, sia con gli amici che con la propria compagna.
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