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BASTONCINI DA TREKKING, info utili

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I bastoncini da trekking ormai fanno parte dell'attrezzatura che molti camminatori usano, soprattutto negli ultimi anni. Infatti fino a vent'anni fa gli escursionisti che li utilizzavano lungo i sentieri non erano poi molti, ma con il passare del tempo e soprattutto la consapevolezza dei benefici che possono dare il loro utilizzo è aumentato a dismisura.

Ma perché utilizzarli?

La domanda può portare a più di una risposta. Iniziamo dal dire che logicamente danno maggiore stabilità. Avere la possibilità di quattro punti d'appoggio anziché due porta da se che l'equilibrio viene decisamente migliorato e come detto anche la stabilità di chi li usa, riducendo la possibilità di scivolate, cadute, traumi.

Altro aspetto molto importante, soprattutto in lunghe escursioni, trekking e/o con zaini relativamente pesanti, scaricare mediamente il 26% del peso sugli avambracci e riducendo di conseguenza quello sulle gambe fa si che ci siano meno sollecitazioni a caviglie, ginocchia, anche e schiena.

Ancora: se usati in maniera corretta fanno risultare la camminata più fluida, più veloce, meno faticosa, godendo maggiormente dei percorsi che si affrontano ed aiutando la respirazione in quanto si tende a tenere le braccia più aperte favorendo l'espansione della cassa toracica.

La domanda successiva è naturalmente sul come usarli correttamente?

Prima di tutto è bene ricordare di evitare di usarli singolarmente trasformandoli in una sorta di bastone. Questo porta a minore stabilità e alla possibilità di una camminata poco naturale, con conseguenti dolori alla schiena.

Quindi bisogna utilizzarli sempre in coppia e, soprattutto all'inizio quando non si ha molta dimestichezza, è bene usarli in modo classico cioè alternati rispetto alle gambe. Gamba destra e bastoncino sinistro in appoggio, gamba sinistra e bastoncino destro. In discesa si appoggiano ben davanti al corpo, in piano più o meno all'altezza del busto mentre in salita... dipende! Si possono poi utilizzare anche a “passo parallelo” in 2, 3 o 4 tempi, oppure in “allungo” in discesa, ma qui non voglio soffermarmi a descrivere le varie tecniche che vengono poi naturali con il tempo e che si possono imparare facilmente sul campo vedendole direttamente (per questo vi ricordo che organizzo dei corsi di escursionismo dove spiego anche queste cose).

Ricordando che sono telescopici, quindi che si possono allungare e accorciare, per regolarli correttamente di base basta tenere il braccio lungo il corpo e poi piegarlo a 90 gradi: ecco trovata l'altezza corretta per la nostra persona.

Se si prevedono lunghe salite o lunghe discese si possono rispettivamente accorciare o allungare per arrivare più facilmente con la punta a terra impugnandoli giustamente, mentre attraversando pendii inclinati la cosa migliore sarebbe quella di accorciare il bastoncino a monte.

Personalmente quest'ultima cosa, di variare la lunghezza in base al terreno, mi capita veramente di rado in quanto tendo a tenerli sempre alla lunghezza “base", utilizzando poi la parte estesa dell'impugnatura per regolarmi autonomamente sul dove tenere questi utili attrezzi e sfruttarli al massimo.

Direi che fin qui abbiamo detto la maggior parte delle cose. Manca però il come sono fatti questi bastoncini?

Come già detto sono telescopici, quindi si allungano e si accorciano. Richiusi possono essere agganciati allo zaino e quelli più compatti anche riposti al suo interno.

Hanno vari tipi di blocco, come quello a vite o con l'easy lock, e varie impugnature. Quella in sughero è sicuramente la migliore a mio avviso, ma non disdegno nemmeno quelle in spugna che oggi giorno sono ottime. Sconsiglio quelle in plastica che con il caldo e il sudare delle mani diventano facilmente scivolose. Quasi d'obbligo che siano estese anche a una parte del bastone per non doverli regolare spesso, soprattutto in ambienti montani dove il cambio di pendenza può variare in continuazione.

Sono fatti in alluminio o in carbonio. I primi sono leggermente più pesanti rispetto ai secondi ma decisamente più resistenti. Anche il prezzo, come si può intuire, cambia. Io non mi soffermerei troppo a vedere la differenza di grammi fra le proposte che il mercato offre, di certo fate attenzione ad alcuni che sono effettivamente un po' troppo pesanti. Basterà prenderne in mano alcuni modelli in qualsiasi negozio per capire questa differenza.

La punta è normalmente in tungsteno per un'ottima presa su qualsiasi terreno. Questa può essere coperta con dei tappi in plastica sia per proteggerla quando non si usano e sia per utilizzarli su terreni cittadini.

Infine hanno una rondella in plastica poco sopra la punta. Le più piccole di diametro servono per non far scendere il bastoncino in piccoli anfratti, soprattutto in zone parecchio rocciose, mentre quelle più grandi sono utilizzate in ambiente innevato per farli galleggiare e non sprofondare.

Belli tutti questi pregi, ma ci saranno anche dei difetti?

Diciamo subito che in situazioni dove bisogna usare anche le mani, come su tratti attrezzati o durante piccoli tratti dove bisogna fare brevi e semplici arrampicate, i bastoncini possono risultare d'intralcio ed è quindi bene riporli nello zaino.

Altra cosa è che usandoli sempre si può incorrere nel rischio di perdere in parte l'equilibrio che ci siamo creati nel tempo senza usare questi attrezzi. In pratica se ci si affida sempre ai quattro appoggi si rischia che quando si passa a camminare solo con le proprie gambe ci si senta meno sicuri, più titubanti. Posso quindi consigliare che almeno quando le escursioni sono brevi e/o lo zaino è leggero, di andare senza bastoncini così che il vostro corpo non si dimentichi come proseguire sempre al meglio in ogni situazione.

Infine le cadute. È vero che i bastoncini le rendono molto più rare, ma se si dovesse scivolare bisogna essere pronti ad abbandonarli per appoggiare le mani a terra. Per questo la cosa migliore è di non utilizzare il laccio, di non farci passare la mano, di ricordare che non siamo infallibili e di essere pronti a questa possibilità seppur notevolmente ridotta.

Concludendo...

Concludendo possiamo dire che i pregi superano di gran lunga i difetti, ricordando però che serve un po' di pratica per utilizzarli e soprattutto per sfruttarli al meglio e renderli una parte di attrezzatura che ci può essere di grande aiuto.

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